Biodanza – Sistema Rolando Toro

Biodanza è un metodo creato negli anni ’60 da Rolando Toro, psicologo e antropologo cileno, in seguito alle ricerche sugli effetti congiunti della musica e del movimento sul benessere degli individui. La sua prima esperienza presso un ospedale psichiatrico del Cile nell’intento di impegnare i pazienti in una attività che procurasse un cambiamento ed un visibile sollievo della sofferenza psichica.

Il metodo Biodanza attinge largamente dai principali risultati in campo psicologico, biologico, della fisiologia umana e della antropologia. La sua impostazione metodologica ha trovato conferma anche nelle più recenti scoperte nel campo delle neuroscienze e delle scienze umane.


Il prefisso deriva dal greco bios, vita. Il termine danza è inteso invece nel suo senso più antico ovvero movimento naturale, con significato e connesso all’emozione. La metafora è quindi: Biodanza, la danza della vita. Il termine fu creato per designare una disciplina dalle caratteristiche inedite. Occorreva ristabilire il concetto originale di danza nella sua più vasta accezione: un movimento di vita.

Obiettivi

  • Integrazione e sviluppo dei potenziali genetici attraverso l’espressione delle emozioni in un contesto d’ascolto non giudicante
  • Sviluppo della connessione con sé stessi, con gli altri e con la natura-circostante
  • Sviluppo della capacità di comunicare in modo sano all’interno del gruppo.
  • Aumento dell’autostima personale
  • Accettazione della diversità (di genere, interculturale, disabilità, etc.) come ricchezza
  • Percezione dell’unicità di ciascuno come valore assoluto
  • Sensibilizzarsi per una maggiore cura dell’altro
  • Integra l’affettività con la motricità; promuove la sintonia tra sentire e agire.
  • Aiuta a sentire la propria Identità

Approfondimento

La Biodanza è un sistema di integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e di riapprendimento delle funzioni originarie della vita. La sua metodologia consiste nell’indurre esperienze integranti attraverso la musica, il movimento e situazioni di gruppo.
Si tratta di imparare a muoversi con musicalità, ad esprimere le emozioni, a comunicare meglio, a riconoscere il proprio valore e quello degli altri.

Tre Strumenti Fondamentali

La musica: scelta con cura mediante studi che ne identificano, tra altre caratteristiche, il contenuto emozionale e la forza induttrice di sensazioni integranti.
Il movimento: fisiologico e adeguato allo stimolo musicale e alla situazione proposta. Il movimento che proponiamo integra, connette, incorpora, include
La vivencia: termine spagnolo che definisce l’esperienza interiore vissuta intensamente nel momento presente. La vivencia è soggettiva ed è espressione psichica della funzione di connessione alla vita.

La Biodanza svolge una funzione di prevenzione in quanto riesce a intercettare una domanda di salute e a rispondervi efficacemente. Essa rappresenta uno spazio in cui il corpo è valorizzato per le sue caratteristiche espressive piuttosto che per quelle di performance. È un luogo, inoltre, in cui le persone possono vivere e/o rivivere nel “qui ed ora” e nella relazione con l’altro aspetti centrali della propria vita. Tale processo rappresenta un’occasione per migliorare il contatto con se stesso e per integrare le diverse parti di sé.

Metodologia

  • È un’attività di gruppo rivolta a bambini, adolescenti, adulti che sviluppa la capacità di espressione di sé, aiuta a ritrovare i propri ritmi, stimola il piacere di vivere, promuove una maggiore sensibilità e migliora le relazioni interpersonali.
  • Attraverso il contatto, proposto sempre in modo progressivo ed in un circuito di feed-back, si assume un nutrimento che rinforza l’autostima, producendo effetti fisiologici che contribuiscono a migliorare lo stato di benessere generale della persona.
  • Attraverso l’esperienza del corpo, dell’emozione e dell’incontro con gli altri viene facilitata una sensibilizzazione profonda verso se stessi, verso la percezione dei propri bisogni e di quelli degli altri.
  • È un prendersi cura di se stessi, partendo da ciò che si sente individualmente e risvegliando capacità empatiche che permettono di instaurare rapporti con gli altri basati sull’ascolto e sulla reciprocità.
  • E’ attivare risorse e potenzialità insite in ogni individuo, sviluppando la capacità o “funzione psichica” di ogni essere umano: la resilienza.

Conduttori
Marco Savio: Insegnante Didatta Biodanza R.T., Operatore Craniosacrale, Rebirther
Elena Perali: Educatore Professionale, Insegnante di Biodanza R.T., Facilitatore CCMS (connessioni mente-corpo-spirito)

Biografia 
Marco Savio
Nato a Thiene il 4/12/1965
Nel 1983 comincia un percorso d’evoluzione personale.
Nel 1989 apre uno dei primi negozi Biologici del veneto (attività che venderà poi nel 2005) Collabora per lungo tempo con il Dr. Marocchesi, stimato insegnante e consulente macrobiotico, approfondendo la scienza dell’alimentazione e i sistemi diagnostici orientali, quali lettura del polso e il Bo-shin, lettura del corpo e della persona. Diviene a sua volta stimato consulente macrobiotico.
Approfondisce lo studio della persona in relazione all’ambiente in cui vive con il Feng-Shui divenendone consulente. Nel 1991 si forma come Rebirther. Da allora lavora con il Rebirthing sia con gruppi che a livello individuale.
La sua strada s’incrocia con Rènè Lèvy, uno dei più grandi insegnanti di filosofia macrobiotica con il quale intraprende una lunga e stretta collaborazione, divenendo “Maestro in Macrobiotica” titolo assegnatoli direttamente da Rènè Lèvy.
Prosegue il suo cammino proponendo lui stesso seminari sul cibo, sulla diagnosi orientale e sulla filosofia dello Yin e dello Yang, principio sui cui si basa la macrobiotica.
Studia e utilizza il Reiki, conseguendo il Master Reiki di III livello.
Nel 1999 conosce la Terapia Cranio-sacrale, con l’incontro di Libero Ananda Lazzari, vice presidente dell’Associazione Italiana Cranio Sacrale. Riconosce in questa disciplina un giusto proseguimento della sua ricerca e del lavoro sul corpo umano e nel 2002 diviene Terapista Cranio Sacrale.
Sempre con lo stesso Insegnante, Libero Ananda Lazzari, prosegue e diviene Counselor in “Trauma Experience”
Nel 2000 incontra Biodanza con Nicola Michelon, Insegnante del primo ciclo di formazione in Italia.
Diviene Insegnante di Biodanza e poi Insegnante di “Creatività Esistenziale” formandosi con Nicola Franceschiello, uno dei primi Insegnanti di Biodanza in Europa. Ripete poi, per scelta personale, la formazione presso la scuola di Biodanza con Sergio Cruz.
Si forma come Didatta di Biodanza presso lo “Scuolatorio” di Milano sotto la direzione di Eliane Matuk
Collabora come Tutor e Didatta presso la scuola di formazione Biodanza
di Bologna sotto la direzione di Sergio Cruz, uno dei più stimati Insegnanti al mondo e Direttore di IBF Mondiale.
Conduce, da più di 15 anni gruppi di Biodanza per adulti, adolescenti, bambini e, nell’ambito clinico con operatori socio-sanitari, Psichiatria, disagio mentale, anoressia, disagio sociale e ritardo cognitivo.
Realizza progetti di Biodanza nelle Istituzioni. Dal 2008, in collaborazione con la Cooperativa ORGANIZZARTE, conduce un gruppo di biodanza in Psichiatria presso l’USLS di Valdobbiadene e Montebelluna.
Lavora con il ritardo cognitivo presso la Cooperativa VERLATA di Villaverla (VI) con più gruppi sempre di Biodanza.
Segue gruppi di Biodanza e disagio mentale e sociale con un progetto di Biodanza ed Arrampicata “La Via dell’Eroe” per l’USLS di Valdobbiadene e Montebelluna.
Collabora con ANVOLT di Trento promuovendo Progetti Biodanza per Pazienti oncologici.
In collaborazione con Associazione “RAMICI” e “BIODANZA BOLOGNA” a Città di Castello presso “Accademia della Vita” è Co-Direttore e Supervisore di un grosso progetto di Biodanza in Psichiatria, Disagio sia fisico che mentale, Alzheimer e Anzianità, bambini e adolescenti, patrocinato dalla Regione Umbria.
Propone workshop di lavoro trans-personale a gruppi privati, nelle Aziende e nelle Istituzioni.

Elena Perali
Sono una Educatrice Professionale dal 1996, ho lavorato inizialmente in ambito Tutela Minori a Venezia; dal 1998 fino allo scorso novembre 2019 sono stata dipendente ULSS 2 Marca Trevigiana lavorando nell’ambito della riabilitazione psichiatrica (17 anni) più altre due esperienze nell’area disabilità adulti e riabilitazione cardiologica.
Mi sono licenziata ed ho intrapreso un’attività in natura gestendo un percorso educativo, secondo la pedagogia del bosco, rivolto a bambini tra i 3 e 6 anni.
Sono facilitatore in Connessioni Corpo Mente Spirito dal 2016 attraverso un percorso di formazione con la Dott.ssa Marie Noelle Urech.
Ho incontrato nel mio percorso lavorativo- professionale Biodanza, portando a termine la formazione quadriennale (scuola di Formazione di Bologna Rolando Toro) diventando insegnante titolata.
Sto conducendo attualmente un percorso di benessere e crescita personale, attraverso il sistema biodanza, rivolto alle donne.
Sono affascinata dalla bellezza che abita ogni essere umano e gioisco della felicità e della pienezza che può scaturire dall’esprimere se stessi. Ho due figli universitari, un compagno e sono innamorata della Vita.